TECLA: TRA RIVOLUZIONE ED INNOVAZIONE

E' ormai noto come il modo di vedere l'oggettistica stia cambiando. Dall'avvento della stampante 3d, ormai circa 35 anni fa, il fare del costruire e del creare ha subito un notevole cambiamento. 
"La stampante 3d è solo un altro strumento, ma è uno strumento molto potente che può creare qualsiasi cosa" 

E' proprio con questa frase che Chuck Hull definisce la sua creazione: uno strumento in grado di poter realizzare ogni idea.






Nata principalmente per facilitare il processo realizzativo di nuovi prototipi, la stampa 3d ha riscosso davvero successo solo nel nuovo millennio. Non basta infatti avere un'idea innovativa, bisogna saper aspettare affinché il mondo sia pronto nel riceverla, ma soprattutto, nel capirla.

Tendenzialmente una nuova tecnologia impiega circa 30-40 anni affinché diventi di comune utilizzo. Parafrasando Schopenhauer: "Una tecnologia passa sempre per tre stadi: la negazione, la contestazione e l'accettazione, dandola per ovvia ed evidente". 



(Motorola  DynaTAC 8000x 1983)



(Iphone 3g 2007) 


La grande innovazione che ha portato la stampa per adduzione, non risiede tanto nelle sue potenziali creative, ma quanto nel processo che porta alla creazione. Non si ragiona più in standard, ma in idee. Non si progetta più in base al materiale, ma sulla basa di esso. 

E' con questo meccanismo che scardina e ridimensiona l'abitudinario che nasce lo straordinario. E' sulle fondamenta di quanto detto che si sviluppa il progetto Tecla, frutto della collaborazione tra l'architetto Mario Cucinella e l'azienda leader nel settore Wasp.






Studiando il comportamento della vespa vasaio, che con estrema abilità costruisce il suo nido con terra ed acqua tramite un sistema di adduzione del materiale, hanno avuto l'idea di creare una struttura che potesse in qualche modo usufruire dei vantaggi della tecnologia parametrica con la semplicità delle materie prime. 

Iniziata come sperimentazione nel 2013, Wasp ha condotto diversi studi su diversi materiali di scarto come fibre di riso, fieno, paglia e ha poi innovato quella miscela a base di acqua e fango chiamata Adobe.

Volgarmente dicendo, si potrebbe affermare che Wasp "non s'è inventata niente" perché l'Adobe è probabilmente uno tra i primi materiali da costruzione. Facilità e velocità di realizzazione, autoportanza, leggerezza e praticamente ricavabile in ogni parte del mondo a costi prossimi allo zero, rendono questa miscela adatta alla costruzione. E se pensate che sia un materiale ormai passato, sappiate che ancora oggi è pratica normale in molti paesi caldi.








Dunque, cosa cambia?

La risposta non è così semplice. E' bene introdurre adesso il concetto di "estetica di rottura" ovvero quel particolare avvenimento che porta ad una specifica soluzione innovativa e all'avanguardia. 



E' dal connubio tra antico e contemporaneo che nasce Tecla. L'idea di base è stata quella di fare un upgrade del materiale, arricchendolo con fibra di riso e paglia, ma cambiando il processo costruttivo. Tramite l'uso della stampante 3d sono riusciti a creare una struttura realizzata completamente in Adobe, autoportante e con classe energetica A4. Grazie all'uso della progettazione parametrica hanno creato un involucro edilizio sfruttando il principio della parete ventilata, isolando l'interno con la fibra di riso. 







Per la prima volta a cambiare non è tanto il materiale quando lo strumento e di conseguenza il processo realizzativo. 

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Ogni innovazione porta con sé una buona dose di compromessi. 

Il materiale, se pur resistente e flessibile, è soggetto comunque ad un'usura più rapida ed attualmente non sono state ancora normalizzate strutture di questo genere, rendendole di fatto non abitabili.

E allora perché investire in questo settore?

Ciò che ha dato corpo a questo progetto è stata la voglia di rendere accessibile un bene che noi consideriamo primario e fondamentale, ma che in molti paesi è un lusso per pochi: la casa. 

Operare fuori dai nostri schemi deve essere un monito per sensibilizzare il cuore e la mente alla creazione di un'abitare accessibile e aperto a tutti. L'architettura come opportunità e mai come limite. 

" Vogliamo sviluppare un prototipo innovativo di casa stampata in 3D che risponda alla sempre più urgente rivoluzione climatica. Abbiamo bisogno di un cambio di paradigma nel campo dell’architettura ecosostenibile che si avvicini maggioramene alle esigenze delle persone e che, nella “terra” trovi una risposta per la Terra."

(Mario Cucinella)



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